Immobile All’asta Occupato In Quanto Tempo Si Libera Dal Decreto Di Trasferimento?
Quando ci troviamo di fronte a un immobile occupato è importante considerare il titolo di occupazione per capire quanto tempo ci vorrà per liberarlo dalle obbligazioni del decreto di trasferimento.
Se il titolo di occupazione è opponibile alla procedura, significa che l’occupazione ha avuto luogo prima del pignoramento dell’immobile. Se invece il titolo di occupazione è successivo al pignoramento, non è opponibile alla procedura e l’immobile può essere considerato libero.
Nel caso specifico di un immobile occupato, all’interno potrebbe trovarsi l’esecutato o un occupante senza titolo valido, come ad esempio un inquilino che ha stipulato un contratto di affitto dopo il pignoramento dell’immobile.
In questo caso, la persona all’interno dell’immobile può rimanere finché il bene non viene aggiudicato. Se invece l’occupante è l’esecutato stesso, in quanto proprietario dell’immobile, può rimanere finché non viene emesso il decreto di trasferimento.
Successivamente, vi è un periodo minimo di 60 giorni e un massimo di 120 giorni per consentire una liberazione pacifica dell’immobile. Se l’occupante non lascia l’immobile entro questo periodo, il custode giudiziario può richiedere l’intervento della forza pubblica per eseguire un accesso forzoso. A questo punto, verrà incaricato un fabbro di sostituire le serrature e l’immobile verrà messo in sicurezza.
In seguito, verrà contattato l’aggiudicatario, ovvero il nuovo proprietario dell’immobile, e saranno consegnate le nuove chiavi di casa. L’occupante potrà fare richiesta di recuperare i suoi beni e di effettuare fino a tre accessi nell’arco di 30 giorni, solitamente con una durata di un’ora ciascuno, per poter portare via le sue cose.
In caso di occupazione la forza pubblica interverrà per liberare l’appartamento. Pertanto, è consigliabile organizzarsi adeguatamente per effettuare un trasloco ordinato e tranquillo ed evitare il coinvolgimento della forza pubblica.