Bonus pc e internet: serve all’Italia ma non basta
l 9 novembre è partito il bonus pc, tablet e internet da 500 euro, per la prima fascia di utenti: quelli con Isee inferiore ai 20mila euro e sono arrivati nei giorni successivi le relative offerte degli operatori, raccolte qui di seguito.
Il decreto Mise è uscito il primo ottobre 2020 in Gazzetta Ufficiale (in fondo all’articolo il testo) e il 2 sono uscite anche le istruzioni operative per l’avvio effettivo agli utenti (che pure era stato promesso dal Governo per settembre).
Infratel, la società Mise che attua la misura, scrive che sul sito bandaultralarga.italia.it saranno elencate le offerte a riguardo, degli operatori, ma le elenchiamo di seguito anche in quest’articolo.
Al momento l’utente è obbligato a prendere entrambe le cose: sia un dispositivo a scelta sia la connessione; in certi casi – si vedano le offerte degli operatori – è richiesto un costo iniziale per coprire quello del dispositivo che sia eccedente rispetto allo sconto.
La seconda fase della misura arriverà dopo (probabilmente entro il 2021, anche se doveva partire nel 2020): 200 euro di bonus, e solo per internet, per chi ha meno di 50 mila euro di Isee. Previsto un analogo bonus, da 300 a 2500 euro, per le imprese.
Si parla sempre di connessione rete fissa bandaultra larga ad almeno 30 Megabit: fibra fttc, ftth, satellite, fwa (fixed wireless).
Vediamo qui le modalità operative per richiedere il bonus e qualche considerazione prospettica.
Indice degli argomenti
Bonus internet e pc o tablet da 500 euro, a chi va: ISEE inferiore a 20 mila euro
Per la prima fase (bonus 500 euro internet e pc/tablet) ci sono 204 milioni di euro disponibili, che potranno soddisfare 480 mila famiglie, con meno di 20mila euro di Isee, su una platea di 2,2 milioni di persone aventi diritto.
Il criterio, come sempre in questi casi, sarà ad esaurimento: quindi si aggiudica il bonus chi lo chiede per primo, tramite operatore.
Si tenga anche conto che le risorse sono distribuite su base regionale, non nazionale e privilegiano il Sud Italia; alla Sicilia quasi il 20% delle risorse disponibili, 18.6% riguarda la Campania, con rispettivamente 80 e 75 mila famiglie. Al terzo posto la Puglia con circa il 14%.
Comunque la misura durerà un anno e quindi scade il primo ottobre 2021.
Previsto un solo voucher per nucleo familiare, che vive nella stessa abitazione.
Famiglie tra 20mila e 50mila di Isee e imprese: i fondi
Per le famiglie con Isee fino alla soglia di 50 mila euro ci sono 320.927.954 euro per soddisfare quindi 1.604.640 famiglie.
Per le imprese ci sono 551.777.070 euro che, in base alla disponibilità di rete presente nelle relative sedi, sarà suddivisa in 114.617.127 euro, che si stima interesserà 229.234 imprese per raggiungere la connettività ad almeno 30 Mbit/s e in 401.159.943 euro, che potrà soddisfare 200.580 Imprese, per raggiungere la connettività a 1 Gbit/s.
Voucher, in alcune Regioni disponibili solo in certi comuni: ecco in quali
Anche se la misura intende incentivare la fruizione di servizi a banda ultralarga su tutto il territorio nazionale, alcune Regioni hanno chiesto di applicarla solo agli abitanti di alcuni comuni: regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana.
Di seguito l’elenco dei comuni inclusi nel piano nelle Regioni interessate:
La svolta in Lazio
Anche il Lazio era in questo comune, ma a marzo la Regione ha abilitato i voucher su tutti i comuni.
I requisiti di connettività per avere lo sconto 500 euro
Oltre all’Isee l’altro requisito per fruire del bonus è essere o privi di connessione internet o averne una di velocità inferiore a 30 Mbps (come’Adsl).
- Il voucher è fruibile inoltre solo se l’utente sceglie una connettività ad almeno 30 Mbps. Niente Adsl, insomma.
- Di preciso devono essere connessioni con almeno 30 Megabit in download e 15 Megabit in upload.
- Le regole hanno fissato anche una banda minima garantita di rispettivamente 15 e 7,5 Megabit, ma per i primi 30 giorni è un criterio sospeso. Questo parametro escluderebbe le finte connessioni banda ultra larga (tipicamente fttc con doppino lungo che fanno pochi megabit reali).
- Non solo: l’utente dovrà passare alla connessione migliore disponibile. Per esempio, se è coperto da un operatore che dà 1 Gigabit, da uno che ne dà 200 e da uno che arriva a 30 Mbps dovrà scegliere la prima offerta.
Non è passato nel decreto un principio che alcuni operatori chiedevano: per chi aveva già una connessione ad almeno 30 Mbps, possibilità di sfruttare il bonus solo se si passa a una connettività fino a 1 Gbps, velocità ora garantita solo dai servizi fibra ottica fino alle case (VHCN). Ma dovrebbe essere possibile nella seconda fase dei voucher.
Come testare la velocità
Per verificare che la connessione raggiunga la velocità minima prevista dalle regole, l’utente dovrà usare il test “Misura internet” di Agcom; ma per i primi 30 giorni (sperimentali) dall’avvio della misura, al fine di valutare le prestazioni, si potrà utilizzare lo speed test Ookla.
Chi non ha diritto al voucher 500 euro
- Chi ha Isee da 20 mila euro in su
- Chi ha già una connessione ad almeno 30 Mbps
- Chi non è coperto da una connessione ad almeno 30 Mbps
Come richiedere il bonus internet, pc e tablet 500, 200, 2mila euro: attraverso l’operatore
Per ottenere il voucher sarà sufficiente fare richiesta a un operatore (su qualsiasi canale, online, negozi…), il proprio o un altro, che rispetti i requisiti di connettività succitati. Deve autocertificare il proprio Isee e il fatto di non avere già una connessione banda ultra larga. Il Governo farà controlli a campione.
In questa pagina si può scaricare un modulo di autocertificazione.
Dal sito della broadband map per il voucher è possibile controllare quale è la rete più veloce che ci copre: https://geo.agcom.it/agcomapps/BB4/BB4_BBvoucherTutti_app9_0.1.
Come confermato dal ministero dello Sviluppo economico in una nota del 2 settembre (ma già noto in precedenza e quindi così indicato nella prima versione di quest’articolo, pubblicata il 7 agosto), l’utente non può fare richiesta diretta del bonus internet e pc. Né è possibile avere il pc o tablet senza la connessione, secondo il decreto. Le attuali regole inoltre impongono anche l’inverso, di prendere un dispositivo con la connessione.
Non si può ottenere il bonus computer tramite un negozio di elettronica.
Fa tutto l’operatore telefonico invece:
- eroga all’utente il bonus come sconto sul canone o sull’eventuale costo di attivazione
- fornisce il router
- fornisce il computer o il tablet (a scelta dell’utente), per le famiglie della prima fascia.
L’operatore otterrà poi il rimborso dei costi da Infratel, seguendo una procedura apposita di convenzione e registrazione.
La durata del contratto
Il decreto Mise stabilisce che il contratto dell’operatore sia di almeno 12 mesi, con possibilità di disdetta anticipata senza costi. L’operatore può, a 45 giorni dalla scadenza, proporre un rinnovo dell’offerta a condizioni – “perlomeno per i primi 12 mesi” – uguali o migliorativi rispetto all’offerta precedente.
Il modulo per richiedere il voucher 500 euro pc e internet
C’è un modulo, sul sito di Infratel, che sarà usato dagli utenti per accedere al contributo presentandolo agli operatori in fase di attivazione dell’offerta.
SCARICA QUI MODULO VOUCHER PC INTERNET (PDF)
Ecco le dichiarazioni chiave
DICHIARA
[ ] che nell’unità abitativa del nucleo familiare a cui appartiene non è attivo alcun
servizio di connettività con velocità pari ad almeno 30 Mbit/s;
[ ] di voler utilizzare il modem/router fornito dall’Operatore;
[ ] o, in alternativa, di voler acquistare/utilizzare modem/router di propria scelta;
[ ] che il reddito ISEE del nucleo familiare a cui appartiene è inferiore a 20.000 euro.
Di seguito nei box sotto mettiamo le offerte degli operatori man mano disponibili, al momento sono una dozzina come risulta da https://bandaultralarga.italia.it/aggiornamenti-voucher-fase-i/. Mettiamo qui le principali.
L’offerta Tim per voucher pc e internet
Si chiama TIM Super Voucher l’offerta Tim per il bonus pc e internet banda ultra larga.
Comprende internet fino a 1 Giga, modem HUB+ con Wi-Fi6, chiamate illimitate verso tutti i numeri fissi e mobili a cui abbinare un tablet o PC a scelta dell’utente.
Il voucher, in tutto 500 euro, si compone di:
- un contributo di 200 euro che copre il costo di attivazione. Sarà erogato nella fattura in forma di un bonus di 10 euro per 20 mesi. Il cliente quindi potrà attivare la Fibra di TIM al prezzo di 19,90 euro al mese invece di 29,90 euro/mese.
- un contributo di 300 euro per l’acquisto, insieme alla connessione, di un tablet o di un PC. Per ora ci sono due prodotti: il tablet Samsung S6 lite WiFi (a 29,90 euro grazie al bonus, anziché 329,90 euro) e il PC Onda Oliver Plus 15.6″ (a 99,90 euro anziché 399,90 euro).
Già disponibile dal 9 novembre.
L’offerta Wind 3: voucher 500 euro internet e tablet
Ci sono soltanto tablet nell’offerta Wind 3, che chiaramente non se l’è sentita di chiedere un alto costo di anticipo (upfront) agli utenti per l’acquisto di un computer, anche considerato le specifiche elevate richieste da Infratel sui dispositivi (il che impedisce di inserire a catalogo computer low cost 200-400 euro).
L’utente ha tre percorsi.
- Tablet Samsung Galaxy TAB S6 lite (valore di 459,90 euro): il bonus comprende 300 euro sul tablet che al cliente costerà quindi 159,90 euro; 200 euro su internet, ripartiti in 12 mesi. La connessione costerà quindi 12,31 euro al mese per i primi 12 mesi invece di 28,98 euro. Modem e attivazione inclusi.
- Tablet Lenovo Tab M10 FHD Plus 2nd gen gratuito, più un powerbank da 10000 mAh. In questo caso ci sono 300 euro pari al costo tablet che quindi diventa gratis; il resto sul canone internet, in 12 mesi, il quale costerà quindi 12,31 euro al mese per i primi 12 mesi invece di 28,98 euro. Modem e attivazione inclusi.
- Tablet Yoga Tab 4/64 Wifi – ZA3V0011SE gratuito.In questo caso ci sono 240 euro pari al costo del tablet che quindi diventa gratis; il resto sul canone internet, in 12 mesi, il quale costerà quindi 7,31 euro al mese per i primi 12 mesi invece di 28,98 euro. Modem e attivazione inclusi.
Già disponibile dal 19 novembre.
L’offerta Vodafone per bonus 500 euro
I clienti hanno un contributo di 240 euro per l’attivazione della connessione che sarà erogato come uno sconto di 10 euro al mese per 24 mesi.
Significa che il prezzo dell’offerta scende a 19,90 euro al mese (anziché 29,90 euro al mese); 17,90 nell’opzione senza modem.
I restanti 260 euro sono utilizzabili per l’acquisto contestuale di un tablet, il Samsung Galaxy Tab S6 Lite Lte a 99 euro (sul prezzo di acquisto normale di 459,99 euro, quindi Vodafone mette uno sconto di 100 euro ulteriori oltre al voucher).
Già disponibile dal 17 novembre.
Offerta Tiscali per bonus 500 euro
Si chiama Ultrainternet Fibra Voucher l’offerta voucher di Tiscali.
Con il voucher 500 euro l’utente ha:
- Velocità fino a 1 Giga a 9,95 euro al mese per un anno con chiamate a consumo. Il prezzo senza voucher sarebbe di 27,95 euro al mese (opzione con chiamate illimitate a soli 2 euro in più al mese).
- Tablet gratis Huawei MatePad 10.4” dotato di doppia connettività Wi-Fi + modulo 4G, ampio schermo, Ram 4GB, capacità di archiviazione 64 GB, batteria con la migliore durata della categoria e processore Kirin 810 Octa-Core di alto livello.
Attivazione e modem super Wi-Fi sono inclusi e inoltre i clienti avranno a disposizione 2 mesi di Infinity, il servizio di Streaming on Demand grazie al quale sarà possibile accedere gratuitamente a film in prima visione, serie TV, cartoni animati e molti altri contenuti, anch’essi compresi nel canone.
Già disponibile dal 9 novembre.
Offerta Eolo per voucher 500 euro (fixed wireless access)
Dal 21 dicembre c’è anche l’offerta Eolo (Agendadigitale.eu la pubblica in anteprima), per connessione fixed wireless access.
Eolo Più, con voucher 500 euro.
Comprende:
216 euro di sconto (9 euro/mese per 24 mesi) sulla componente connettività. Avrà quindi un costo di 17,90 euro al mese anziché 26,90 euro al mese per i 24 mesi (installazione e router inclusi).
Un tablet incluso nell’offerta (valore 284 euro), quindi il cliente non dovrà pagare nessun costo aggiuntivo): SmartPad Azimut2 PRO.
Come si ripartisce il bonus di 500 euro tra connettività e prodotto
Il bonus massimo come detto è 500 euro ma bisogna seguire una ripartizione tra le due voci, entrambe obbligatorie per l’utente:
- 200-400 euro per lo sconto sui servizi di connettività per una durata non inferiore a 12 mesi
- 100-300 euro sulla fornitura di un personal computer o tablet che è vincolato al contratto di connessione ma diventa di proprietà dopo i 12 mesi
Vincoli dopo avere ottenuto il bonus
Il decreto impegna l’utente che ne fruisce a tenere la connessione per almeno 12 mesi. Però c’è la possibilità di cambiare operatore prima (senza costi), basta che tenga una connessione di tipo banda ultralarga. La quota restante del voucher diventa uno sconto sul canone della nuova offerta, del nuovo operatore. Il prodotto resta all’utente e diventa di proprietà definitiva dopo dodici mesi.
Il decreto indica che non ci deve essere un costo di uscita.
Un principio, quest’ultimo, utile per impedire che i voucher creino un’ingessatura del mercato (come temuto dall’Antitrust, in una nota di settembre); ma è anche un punto critico per gli operatori telefonici, che devono poter rientrare nei costi di attivazione in caso di disdetta anticipata.
Pc o tablet in comodato d’uso? No, in acquisto
Smentiamo inoltre la notizia, trapelata su alcuni siti, per cui il pc o tablet sarebbe dato solo in comodato d’uso all’utente. Da Infratel fanno sapere che sarà un acquisto a tutti gli effetti. Il comodato d’uso era un’ipotesi presente in una prima bozza di regolamento.
Il regolamento operativo Infratel, arrivato dopo quanto detto sopra da Infratel ad Agendadigitale, conferma che l’utente conserverà la proprietà del prodotto dopo 12 mesi di contratto (con peraltro la possibilità di cambiare operatori nei 12 mesi).
Numeri su voucher attivati ed elenco dispositivi offerti in totale
Il primo dicembre Infratel ha fatto un punto sulla misura voucher 500 euro, riportando che in giro ci sono 420 offerte, relative a 64 diversi operatori (di cui molti minori; le offerte dei maggiori sono descritti qui sopra nell’articolo).
Infratel pubblica anche l’elenco dei dispositivi offerti, ma non l’offerta o l’operatore corrispondente.
A quattro mesi dall’avvio della misura risulta prenotato il 9,7 % delle risorse disponibili, pari a oltre 19 milioni di euro.
A due mesi dall’avvio della misura risultava invece prenotato il 14,6 % delle risorse disponibili, pari a oltre 29 milioni di euro, attivati oltre 42.000 Voucher in tutta Italia, per un totale di oltre 21 milioni di euro erogati e le risorse impegnate ammontano in totale a oltre 50 milioni di euro, quindi un quarto del totale.
Dispositivi offerti dagli operatori
Tablet/PC | Componenti aggiuntive |
Tablet – Huawei MatePad | |
Tablet – Samsung Galaxy Tab S6 Lite | |
Tablet – Lenovo IdeaPad Duet Chromebook | |
Tablet – Samsung Galaxy Tab S7 | |
Tablet – Samsung S5E | |
Tablet – Lenovo Tab M10 FHD Plus (2nd Gen) | Powerbank 10.000 mAh |
Tablet – Lenovo Yoga Smart Tab | |
Tablet – Microtech eTab LTE | |
Tablet – Blackview Tab 8 | |
Tablet – Jepssen PAN 10 Maximo 4 | |
Tablet – Mediacom SmartPad PRO Azimut 2 | |
Tablet – Samsung Galaxy Tab Active PRO 10.1 | |
Notebook – HP 255 G7 | Fotocamera HD con risoluzione 8 Mpx |
Notebook – Lenovo IdeaPad 3 | Webcam TRUST 8 MPX |
Notebook – Teclast F7 Plus | Webcam esterna 8 Mpx |
Notebook – Lenovo Thinkpad E490 20N9 | Logitech Brio Ultra HD PRO Webcam |
Notebook – HP Probook 455 G7 | Logitech Brio Ultra HD PRO Webcam |
Notebook – CHUWI GemiBook Pro | Webcam esterna 8 Mpx |
Notebook – Lenovo V15-ADA 82C700ANIX | Bianchi 8 Mpx Mini Webcam HD Web |
Notebook – Acer SF314-41-R2XF | Bianchi 8 Mpx Mini Webcam HD Web |
Notebook – JEPSSEN HandyStation | Webcam esterna 8 Mpx |
Obblighi per operatori e utenti
Alcuni dettagli operativi erano già presenti nel testo della consultazione Infratel fatta con operatori e associazioni consumatori; sono stati confermati dal decreto e dal regolamento Infratel successivo. Ecco cosa si legge.
- Non si può avere il voucher con passaggi di intestazione ad altro componente familiare, nella medesima unità immobiliare.
- A ciascun beneficiario, identificato con un C.F. o Partita Iva, può essere erogato un solo voucher (anche per le imprese multisede è prevista l’erogazione di un solo voucher); verranno pertanto escluse eventuali richieste successive alla prima.
- Gli operatori si impegnano a garantire almeno un anno di contratto; ma potranno offrire contratti aventi durata superiore ai 12 mesi, in modo che il valore del bonus possa coprire un periodo contrattuale più lungo.
- “Al fine di evitare il rischio che l’erogazione del voucher incida negativamente sulla dinamica concorrenziale tra gli operatori, non è previsto alcun obbligo, da parte del beneficiario, di rimanere vincolato al contratto per il quale è si è beneficiato del voucher”, scrive Infratel nella consultazione. “Laddove il beneficiario decida di cambiare operatore, resterà fermo il suo diritto ad utilizzare l’ammontare residuo del voucher per la sottoscrizione di un nuovo contratto”.
Dalla consultazione pubblica Infratel
Controlli e sanzioni su operatori e utenti dopo la domanda del bonus
I requisiti sono auto dichiarati, ma ci saranno controlli.
“Infratel Italia, per conto del Mise, anche in collaborazione con le competenti autorità, farà controlli a campione, ogni mese, per verificare la sussistenza dei requisiti necessari per beneficiare del contributo, della veridicità e correttezza delle offerte commerciali dei fornitori di servizi di connessione a banda ultralarga”.
A questo fine, gli operatori devono fornire a Infratel la documentazione raccolta per ogni contratto.
Le sanzioni
Famiglie e aziende dei quali venga accertata l’insussistenza dei requisiti decadranno dal beneficio loro riconosciuto e saranno assoggettati alle ulteriori sanzioni previste dall’ordinamento.
Se l’utente disdice entro 12 mesi a causa di evidenti disservizi o capacità di download ridotta rispetto al valore previsto dall’offerta
oggetto del voucher, l’operatore sarà tenuto a rimborsare ad Infratel Italia l’intero voucher ed a versare una penale pari al 20% del suo valore.
Quando arriveranno in effetti i bonus: i tempi
I tempi della misura sono stati una dolente nota. Il Governo aveva annunciato: entro settembre la prima fase (500 euro), mentre la seconda (200 euro) entro fine anno.
Attualmente Infratel ha comunicato la data del 9 novembre per la fase uno.
In precedenza scriveva, informalmente in una nota sul proprio sito, che le offerte arriveranno il 19 ottobre sul sito dedicato agli operatori (voucherbul.infratelitalia.it) e – previa verifica di Infratel – gli utenti avrebbero potuto accedervi da fine ottobre.
La ministra Paola Pisano il 21 ottobre ha annunciato però che si passerà a novembre per l’arrivo delle offerte.
Gli operatori hanno potuto accreditarsi dal 20 settembre, ma si è dovuto aspettare l’arrivo della piattaforma dedicata Infratel per le offerte voucherbul.infratelitalia.it (8 ottobre) e ora i tempi di adeguamento degli operatori.
Insomma, anche se è uscito il relativo decreto e sono uscite (il 2 ottobre) le “istruzioni operative”, ancora gli operatori devono adottarle. Ma ormai, come detto, dovrebbe essere solo questione di giorni.
Sul sito bandaultralarga.italia.it escono man mano le offerte su cui si applica lo sconto. E questo vale solo per la prima fase; la seconda seguirà un iter diverso, più lungo.
Caratteristiche tecniche minime di pc, tablet con i bonus 500 euro
Gli operatori, come detto, possono fornire con la sovvenzione di 500 euro Tablet o Personal Computer, “di cui i beneficiari acquisiranno la proprietà trascorsi 12 mesi dall’attivazione del contratto”, si legge nel regolamento Infratel. Con le seguenti specifiche tecniche minime:
Requisiti tablet voucher 500 euro
CPU: 4 core; 2 GHz o superiori
RAM: 4 GB o superiori
Dimensioni Schermo: maggiore di 10 pollici
Risoluzione Schermo: Full-HD (risoluzione minima del lato corto: 1080 pixel) o superiori
Memoria interna: 64 GB o superiori
Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB
Fotocamera: 8 Mpx ƒ/1.9
Batteria: 6000 mAh o superiore
Requisiti Personal Computer
CPU: 4 core; 2 GHz o superiori
RAM: 8 GB o superiori
Dimensione Schermo: maggiore di 14 pollici
Risoluzione Schermo: HD (1366×768) o superiori
Memoria interna (disco o SSD): 256 GB o superiori
Connettività: Wi-Fi, Bluetooth, USB
Fotocamera: 8 Mpx ƒ/1.9
Autonomia: 8 ore o superiore
Audio integrato
I chiarimenti Infratel 19 novembre su requisiti dispositivi
Infratel ha chiarito che c’è una certa elasticità per alcuni requisiti come la fotocamera, la cpu. Inoltre per la batteria e la fotocamera il requisito può essere soddisfatto anche ricorrendo ad un dispositivo esterno (accessorio), come stanno facendo alcuni operatori.
Queste novità arrivano dopo la forte protesta degli operatori che hanno fatto notare a Infratel e al ministero quanto fosse difficile reperire sul mercato i dispositivi che rispettassero i rigidi requisiti stabiliti.
Bonus banda ultra larga e computer sui siti di Tim, Wind Tre e Vodafone
Intorno al 20 ottobre i principali operatori, Tim, Wind Tre e Vodafone, hanno cominciato a pubblicare pagine di informazione suoi voucher e dove hanno cominciato a raccogliere le richieste degli utenti, con proposta di contatto a chi lascia i propri dati.
Ecco le pagine:
Pagina web Bonus pc e internet Wind Tre
Pagina web Bonus pc e internet Vodafone
Pagina web Bonus pc e internet Tim
Pagina web Bonus pc e internet Fastweb
Le finalità del voucher (bonus) fibra ottica
È dal 2015 che l’Italia progetta di dare voucher fibra ottica (così si sono sempre chiamati), ma solo adesso – grazie al covid-19 e al suo gridarci in faccia l’importanza della connessione internet per l’economia e la società – che la partita si è sbloccata. A fine 2019 si era ripetuto, anche su queste pagine, l’ennesimo allarme degli esperti per i ritardi di questi bonus. Sarebbe stato utile averli prima, così da avere più famiglie dotate di connessioni veloci e pc durante il lockdown.
Ma meglio tardi che mai. Proprio durante il lockdown, il comitato bandaultra larga (con esponenti del Governo, delle Regioni) ha sbloccato i voucher. Nel contempo ha avviato un “Piano scuole” che dovrà garantire la connettività ad almeno 1 Gbit/s dei plessi scolastici.
La chiusura delle scuole in particolare ha evidenziato i limiti italiani su questo fronte. Il 12,7 per cento degli studenti non ha potuto fare didattica a distanza per assenza di computer e/o connessione internet adeguata, secondo dati Agcom. Per quanto riguarda le scuole, nei piccoli comuni solo nel 5,9 per cento di loro ha la fibra (dati Indire luglio 2020).
I dati Infratel, che vengono dagli operatori, ci dicono anche che ben il 96 per cento delle unità immobiliari è coperto da almeno i 30 Mbps; di questi il 45,4 per cento può arrivare a 1 Gigabit.
E tuttavia solo 10 milioni di unità immobiliari ha abbonamenti con almeno 30 Mbps e 1,2 milioni hanno 1 Gigabit (dati Agcom dicembre 2019). Quota bassissima, sebbene raddoppiata negli ultimi cinque anni, in rapporto all’effettiva copertura e al confronto con gli altri Paesi europei.
“Dalla Relazione Annuale AGCOM 2020, si rileva che anche a fronte di buoni livelli di copertura ad almeno 30 Mbit/s delle unità abitative, solo il 37,2% delle famiglie ha sottoscritto un abbonamento a Internet a banda ultralarga. Il divario tra disponibilità di servizi ed effettiva penetrazione (abbonamenti attivati) dei servizi broadband e ultrabroadband appare inoltre ancora superiore nelle regioni del mezzogiorno d’Italia”, scrive Infratel.
Tutte le critiche e le polemiche sul voucher 500 euro
Già prima dell’arrivo dei bonus sono arrivate polemiche da parte di politici (Lega) e associazioni di provider e consumatori (tramite la Free Modem Alliance) per le modalità scelte. Questi soggetti chiedevano di dare i soldi agli utenti finali, senza farli passare dagli operatori. E la possibilità di usare i bonus anche direttamente nei negozi di elettronica per pc, tablet. Su questo punto insistono in particolare i negozianti di elettronica, tramite l’associazione Aires, che ha pure sporto ricorso a ottobre contro il decreto.
Alcuni gestori inoltre avrebbero voluto permettere di prendere un pc con lo sconto a prescindere dal requisito di connettività. C’è stato infine chi (come Open Fiber) avrebbe voluto vincolare i voucher alle sole connessioni fibra nelle case.
Il ricorso al Tar del Lazio
Il 21 ottobre le associazioni dei rivenditori di elettronica, Aires e Ancra, hanno fatto ricorso al Tar contro il decreto. Il Tar ha respinto a fine novembre la richiesta di sospensiva e ora si attende il giudizio di merito
L’esito del ricorso può impattare molto sul futuro di questi bonus pc e internet banda ultra larga.
Le critiche dei grandi operatori via Asstel e le loro richieste
Più di recente (metà ottobre) i grandi operatori tramite l’associazione Asstel hanno scritto al ministero e a Infratel lamentando grandi difficoltà a partire.
Tre problemi.
- Il fatto che tutto sia in carico all’operatore telefonico comporta anche vari inconvenienti. Asstel parla di “rischi intollerabili, attesa la pesante manualità del processo ed il rischio di frodi di cui le imprese sarebbero vittime”. L’utente deve autocertificare all’operatore di avere i requisiti; se poi Infratel – nei controlli a campione – scopre che ciò non era vero, l’operatore perde il rimborso statale ed è poi lasciato solo a sbrogliare la controversia con l’utente.
- Secondo problema: il voucher vale sull’acquisto della migliore tecnologia disponibile all’indirizzo civico dell’utente (e ad almeno 30 Megabit). Per controllare quale sia la “migliore tecnologia” si prevede di usare la piattaforma Broadband Map di Agcom, che però secondo Asstel non è ancora finalizzata a questo scopo. A quanto risulta, Agcom ci sta lavorando in queste ore. Tra i problemi derivanti, gli operatori con tecnologie fixed wireless access (Fwa) rischiano di non essere compresi nell’incentivo, perché la piattaforma non riesce ancora a certificarne la velocità. È anche un problema grave di equità sociale, nota Asstel: tutti gli utenti che, in zone periferiche del Paese, sono coperti solo da reti Fwa non potrebbero avere i voucher. Per Asstel è ora inadatto anche lo strumento Misura Internet di Agcom, che serve a verificare la velocità.
- Terzo problema: Infratel impone anche, per avere lo sconto, che la connessione abbia una “banda minima garantita” molto alta (15 Mbps in download, 7,5 Mbps in upload). Gli operatori sostengono che sia “impraticabile”. Di fatto è un valore assente nelle attuali offerte consumer.
Le proposte Asstel: che sia il soggetto pubblico a verificare i requisiti; aspettare che siano adeguate le piattaforme Agcom richieste; eliminare il riferimento alla banda garantita.
A novembre grazie all’interlocuzione con il Mise è stato risolto il secondo problema ed è stato alleviato il primo e il terzo.
Nel frattempo è emerso anche un quarto problema, però: l’obbligo a dare insieme dispositivo e offerta sta costringendo gli operatori a fare incetta sul mercato dei pochi dispositivi compatibili con i requisiti ministeriali e che non prevedano un alto esborso per l’utente. Tutto questo rallenta l’azione commerciale degli operatori e pone difficoltà operative.
Le richieste dell’Antitrust
Già nel suo bollettino del 21 settembre, l’Antitrust aveva espresso molte critiche all’attuale modello scelto.
- Ha chiesto di dare i voucher non su tutte le connessioni banda ultralarga ma solo su quelle da almeno 100 Megabit. Anche se non prevede vincoli a specifiche tecnologie, questo parametro esclude molte offerte fixed wireless, satellitari e (in certe zone) Vdsl2. Il motivo: impedire che i voucher siano incoraggiamento per rallentare transizione alle migliori connessioni (come fibra nelle case).
- Chiede anche di consentire ai beneficiari di voucher di lasciare l’operatore senza vincoli di tempo e senza costi di uscita anticipata; obiettivo impedire che i voucher siano uno strumento con cui i principali operatori ingessino il mercato bloccando i clienti.
Il regolamento voucher ha adottato solo quest’ultima richiesta. Così l’Antitrust, il 15 ottobre all’evento Voucher per L’Italia della Free Modem Alliance, ha ribadito – criticando il decreto – il primo punto, lamentando il rischio che i voucher così rischiano di frenare l’innovazione della copertura. Si è associato inoltre alle critiche delle associazioni nel sottolineare i rischi di distorsione di mercato a favore dei grandi operatori.
Le critiche dei consumatori
Le associazioni dei consumatori, a fine ottobre, hanno perfezionato le proprie critiche, criticando la scelta di obbligare l’utente a prendere gli apparati dagli operatori telefonici. Altroconsumo sostiene che il decreto non imponeva questa scelta, che quindi sarebbe solo di Infratel.
I problemi sono i seguenti:
- l’obbligo a passare dagli operatori limita la libertà di scelta degli utenti; ad esempio comporta che è difficile avere un computer (solo Tim lo dà) invece di un tablet
- c’è l’effetto doppia discriminazione perché chi non è coperto da banda ultra larga ora non può avere il bonus in nessun modo; nemmeno per il computer. Lo nota anche l’associazione Uncem
- Infine le regole europee dei fondi hanno limitato molto le risorse per alcune regioni, che quindi hanno deciso di escludere alcune città (come Roma) del tutto dal voucher.
Altroconsumo si augura che nella fase 2 dei voucher sia ripristinata la libertà di scelta degli utenti. Teme inoltre che questa pratica causi un lock-in dell’utente, un po’ come avveniva con i modem proprietari.
Voucher banda ultra larga fase 2: famiglie Isee 50mila euro e aziende
Si attende un decreto attuativo per la fase 2 del voucher, rivolta a famiglie con Isee da 20mila a 50 mila euro e aziende. Il Governo ha assicurato che sarà fatto entro fine anno.
- Per ora si sa che coprirà solo internet banda ultra larga (no pc). Per le famiglie è di 200 euro. L’orientamento è tenere il limite di 50mila euro per tre mesi e poi rimuoverlo se la misura non funzionerà.
- Per le aziende ci sono tre fasce di incentivo: da un minimo di 300 euro per velocità 30-300 Mbps con contratto minimo 18 mesi; a 500 euro (mille se ci sono costi di allaccio) per 300 Mbps – 1 Gigabit con contratto minimo 18 mesi; fino ad un massimo di 2mila euro (2500 euro con costi di allaccio) oltre il Gigabit e 24 mesi di contratto. Le risorse saranno assegnate in prevalenza alla seconda fascia (60%); al 30 per cento alla prima e al 10% alla terza.
Per la Fase 2 l’orientamento del Governo è anche quello di consentire il “salto di banda” per l’uso dei voucher, ossia consentirlo a chi passa da una connessione banda ultra larga base a una di fascia alta.
Il bonus deve essere un tassello di un piano più grande
Riteniamo che soprattutto per le famiglie a basso reddito i bonus internet e computer/tablet potrebbero essere uno sprone. Tuttavia è solo un tassello di una strategia a tutto tondo su famiglie e imprese italiane:
- Accelerare sull’attuale piano banda ultra larga, in ritardo di due anni, e con la fase successiva; in particolare c’è l’obiettivo urgente di portare 1 Gigabit nei distretti industriali del Paese, ora poco valorizzati dalle infrastrutture digitale secondo EY.
- Solo una quota di persone non ha internet (o ne ha una lenta) per motivi economici. Il divario tra utenti coperti e utenti abbonati è infatti troppo grande in rapporto alle statistiche economiche delle famiglie italiane. Pesa un fattore culturale. Il covid-19 ha esaltato la necessità di avere una connessione internet buona per restare integrati nella società, nel lavoro, ed è stato sprone importante per molte famiglie. Solo adesso abbiamo una strategia per le competenze digitali. Finalmente: meglio tardi che mai. Questa va adesso accompagnata e perseguita a tutti gli effetti, perché nel digitale l’Italia è bravissima a scrivere piani e strategie, ma molto poco capace poi di portarli avanti. Ne va della sostenibilità economica del Paese (tra l’altro).
- La PA è un ulteriore fattore di sblocco (lo si è detto da tempo) e un po’ lo si sta vedendo adesso con servizi come App IO, PagoPa, Spid. Se l’amministrazione fornisce comodi canali digitali – a volte persino esclusivi, si veda per la fruizione del bonus – spinge il cittadino in questa direzione. Se si ostina a restare su carta fa passare il messaggio opposto. Il decreto Semplificazioni vuole accelerare, anche con cogenze nuove per gli amministratori ad esempio per la trasformazione digitale dei servizi, ma ci sono dubbi che sia la modalità corretta.
Insomma, il ritardo digitale degli italiani è un problema complesso, socio-culturale, tanto che si riflette nei comportamenti persino degli amministratori pubblici. Non lo so risolve con la bacchetta magica di un bonus. Ma questo può aiutare. E se non altro mostra la volontà governativa di dare una svolta. Finalmente.
Appendice: operatori accreditati al voucher 500 euro (al 30 ottobre)
Sul sito
Compaiono gli operatori accreditati, da cui quindi arriveranno offerte con voucher.
Ecco l’elenco al 10 novembre.
2GIGA S.A.S. DI CAPULA A. & C. |
4ISP SRL |
A.M.T. SERVICES S.R.L. |
AIRGRID SRL |
AIRNETWORK SRL |
ALFA BIT OMEGA S.R.L. |
ALTITUD S.R.L. |
AMPERSAND SRL |
AURANEX DI FULVIO TOSCANO |
AX3 HOLDING S.R.L. |
BBBELL S.P.A. |
BEEWEE SRLS |
BLUNOVA TRAPANI S.R.L.S. |
BOOTSTRAP SRL |
BRAINBOX S.R.L. |
BRIANTEL SRL |
CALIGIURI ROBERTO |
CELERIS SRL |
CILENTO TLC SRLS |
CLARACOM DI LOPES MARIA & C. SAS |
CLIO SRL |
COMMON NET S.R.L. |
CONNECTIVIA SRL |
CONVERGENZE S.P.A S.B. |
DIMENSIONE S.R.L. |
ELSYNET SRL |
EURO.NET SRLS |
FASTNET – S.P.A. |
FIDOKA SRL |
FLY NETWORK SRL |
FOWHE S.R.L. |
GENY COMMUNICATIONS SRL |
GLOBAL COM BASILICATA S.R.L. |
GOOD SERVICE SRLS |
GSS WI-FI S.R.L.S. |
HAL SERVICE SPA |
HERONET SRLS |
ICCOM S.R.L. |
INFIBRA SRL |
INFORMATICA SYSTEM S.R.L. |
INNOVIA SRL |
INTERCOM SRL |
INTERFIBRA SRL |
INTRED S.P.A. |
ISILINE SRL |
LIBRA SRL |
LINK SPACE S.R.L. |
LIRS SRL |
MACROTEL ITALIA SRL |
MEDI@NET SRL |
MEDIA COMMUNICATIONS S.R.L. |
MEDIATELCO SRL |
MEDINETWORKS S.R.L. |
MEGACOM DI ROBERTO CARDONE |
MICRO SERVIZI |
MICROWIFI SRL |
MYNET S.R.L. |
NETOIP.COM SRL |
NEWMEDIAWEB S.R.L. |
NEWTEC S.R.L. |
NEXIM ITALIA SRL |
NOINET S.C.R.L. |
NOVACONN SRL |
PC SERVICE DI SIDKI ADIL |
PLANETEL S.R.L. |
POSITIVO SRL |
PSA SRL |
QWIRELESS SRLS |
RETESTAR SRL |
SICILCOM SOC COOP ARL |
SICILINK S.R.L.S. |
SIM INFORMATICA SRL |
SINERGIA TELECOMUNICATION SRL |
SIPORTAL SRL |
SONICATEL SRL |
SPADHAUSEN SRL UNIPERSONALE |
SPEEDNET SRL |
SPRINGO SRL |
STEL SRL |
STIADSL SRL |
TECHDIGITAL DI ANGELASTRI GIUSEPPE |
TECNO GENERAL SRL |
TELECOM ITALIA SPA |
TELECOMUNICAZIONI DIGITALI “FASTALP SRL” |
TELEMAR SPA |
TISCALI ITALIA S.P.A. |
TNET SERVIZI S.R.L. |
VALCOM CALABRIA DI SINOPOLI NADA |
WARIAN SRL |
WIND TRE S.P.A. |
WINDSL SRL |
WI-NET SRL |
WIRLAB SRL |
WISPONE SRL |
WT SRLS |
YOTTANET SRL |
Testo del DECRETO 7 agosto 2020 Piano voucher sulle famiglie a basso reddito. (20A05280)
(GU n.243 del 1-10-2020)
IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Vista la Strategia italiana per la banda ultra larga, approvata dal Consiglio dei ministri il 3 marzo 2015, in coerenza con l'Agenda europea 2020, la quale definisce i principi posti a base delle iniziative pubbliche a sostegno dello sviluppo della banda ultra larga per gli anni 2014-2020, affidando al Ministero dello sviluppo economico l'attuazione delle misure previste e prevedendo, altresi', un Comitato interistituzionale con le funzioni di definire le linee di indirizzo per coordinare e monitorare l'attuazione della strategia italiana per la banda ultra larga; Visto l'Accordo di programma stipulato il 20 ottobre 2015 tra Ministero dello sviluppo economico, Invitalia S.p.a. e Infratel Italia S.p.a., «che definisce le modalita' di collaborazione per la realizzazione delle attivita' inerenti il potenziamento della rete infrastrutturale pubblica per la banda larga ed ultra larga in tutte le zone sottoutilizzate del Paese»; Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 65 del 6 agosto 2015, recante «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: piano di investimenti per la diffusione della banda ultra larga», come integrata dalla delibera Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 6 del 1° maggio 2016, recante «Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 - Modifica della delibera Comitato interministeriale per la programmazione economica n. 65/2015 (Piano diffusione banda ultra larga)»; Visto l'Accordo quadro dell'11 febbraio 2016 redatto ai sensi dell'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 e della delibera Comitato interministeriale per la programmazione economica 6 agosto 2015, n. 65 tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020; Visto l'aiuto di Stato SA.41647 (2016/N) «Strategia banda ultra larga» approvato con decisione del 30 giugno 2016 C(2016)3931 con la quale la Commissione europea ha ritenuto l'aiuto compatibile con la normativa europea sugli aiuti di Stato; Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 6 del 1° maggio 2016; Vista la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) n. 71 del 7 agosto 2017 con la quale, tra l'altro, in attuazione del punto 4.3 della delibera n. 65/2015, vengono assegnati, a valere sulle risorse FSC relative al periodo di programmazione 2014-2020, 1,3 miliardi di euro al Ministero dello sviluppo economico per interventi a sostegno della domanda; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 novembre 2019 registrato dal competente organo di controllo il 20 novembre 2019, ricostitutivo del Comitato banda ultra larga; Visti gli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea; Visto il regolamento (UE) 283/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 marzo 2014 sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore dell'infrastruttura di telecomunicazioni; Visto il regolamento (UE) 2017/1953 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2017 recante modifica dei regolamenti (UE) 1316/2013 e (UE) 283/2014 sulla promozione della connettivita' internet nelle comunita' locali; Vista la Comunicazione della Commissione europea recante Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga (2013/C 25/01), del 26 gennaio 2013; Vista la Comunicazione del 14 settembre 2016, «Connettivita' per un mercato unico digitale competitivo: verso una societa' dei Gigabit europea», della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni; Vista l'indagine conoscitiva dell'8 novembre 2014 su «Concorrenza statica e dinamica nel mercato dei servizi di accesso e sulle prospettive di investimento nelle reti di telecomunicazioni a banda larga e ultra-larga», svolta congiuntamente da Autorita' garante della concorrenza e del mercato e Autorita' per le comunicazioni; Considerato che, nel contesto dell'emergenza sanitaria determinata da COVID-19, i collegamenti internet a banda ultralarga costituiscono il presupposto per l'esercizio di diritti essenziali, costituzionalmente garantiti, quali il diritto allo studio, al lavoro, nonche' di assicurare la stessa sopravvivenza delle imprese; Ravvisato che, nel suddetto contesto di emergenza sanitaria, al fine di garantire l'accesso ad internet in banda ultra larga alle famiglie meno abbienti e' emersa l'esigenza di garantire loro, oltre ai servizi di connettivita' ad almeno 30 Mbit/s, anche i dispositivi necessari per fruire di tali servizi, quali tablet o personal computer; Visti i verbali delle riunioni del 5 maggio 2020 e del 24 giugno 2020 nell'ambito delle quali il Comitato per la Banda ultra larga - CoBUL ha approvato un intervento (di seguito denominato «Piano voucher per famiglie meno abbienti») di sostegno alla domanda finalizzato a favorire la disponibilita' di connessione a internet ad almeno 30 Mbit/s da parte di famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro; Vista la comunicazione inoltrata dal Ministro Stefano Patuanelli al Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager in data 8 maggio 2020 e il piano di interventi ad essa allegato; Vista la segnalazione dell'Autorita' Garante della concorrenza e del mercato, del 1° luglio 2020, relativa allo «Sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione fissa e mobile a banda ultra larga in un'ottica di promozione degli investimenti e tutela di un necessario gioco concorrenziale», inviata al Ministero dello sviluppo economico, ai sensi dell'art. 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287; Vista la decisione n. C(2020)5269 final, del 4 agosto 2020, con la quale la Commissione europea ha ritenuto la misura a sostegno della connettivita' per le famiglie meno abbienti compatibile con la normativa europea sugli aiuti di Stato; Ritenuto che alle attivita' funzionali al raggiungimento degli obiettivi oggetto del presente decreto possa provvedere Infratel Italia S.p.a., societa' in house del Ministero dello sviluppo economico; Decreta: Art. 1 Oggetto 1. Il Ministero dello sviluppo economico promuove il Piano voucher per famiglie meno abbienti ed affida la realizzazione delle relative attivita' ad Infratel Italia S.p.a. 2. Il Piano voucher per famiglie meno abbienti e' un intervento di sostegno alla domanda per garantire la fruizione di servizi di connessione ad internet in banda ultra larga da parte delle famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro.
Art. 2 Risorse finanziarie 1. Gli interventi di cui al presente decreto sono finanziati a valere sulle risorse FSC relative al periodo di programmazione 2014-2020 di cui alla delibera Comitato interministeriale per la programmazione economica 7 agosto 2017, n. 71, per un ammontare massimo di risorse pari a 204.000.000 euro (comprensivi di Iva). 2. Per la realizzazione delle attivita' previste dall'art. 1 e' riconosciuta ad Infratel Italia S.p.a., a titolo di rimborso dei costi diretti e indiretti per acquisti di beni e servizi, una somma fino al 2% della voce di spesa di cui al comma 1. Tali costi saranno oggetto di rendicontazione analitica annuale da parte di Infratel Italia S.p.a.
Art. 3 Ambito soggettivo e oggettivo di applicazione 1. Alle famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro e' riconosciuto un contributo massimo di 500 euro, sotto forma di sconto, sul prezzo di vendita dei canoni di connessione ad internet in banda ultra larga per un periodo di almeno dodici mesi e, ove presenti, dei relativi servizi di attivazione, nonche' per la fornitura dei relativi dispositivi elettronici (CPE) e di un tablet o un personal computer. 2. Il contributo e' erogato, nel rispetto del principio di neutralita' tecnologica, per la fornitura di servizi di connettivita' ad almeno 30 Mbit/s in download alle famiglie che non detengono alcun contratto di connettivita', ovvero che detengono un contratto di connettivita' a banda larga di base, da intendersi, ai fini del presente decreto, come inferiore a 30Mbit/s in download. 3. E' riconosciuto un solo contributo per ciascun nucleo familiare presente nella medesima unita' abitativa. 4. Nel caso in cui l'unita' abitativa sia servita da piu' di un'infrastruttura a banda ultra larga, i beneficiari del contributo devono stipulare contratti per i servizi di massima velocita' di connessione ivi disponibili, potendo a tal fine rivolgersi sia all'operatore che gli fornisce il servizio tramite il contratto vigente al momento della richiesta del contributo, sia ad altro operatore. 5. E' ammessa la possibilita' di stipulare un nuovo contratto di connessione utilizzando il valore del contributo che residua al momento del recesso dal precedente contratto stipulato avvalendosi del contributo, purche' il nuovo contratto garantisca livelli di servizio pari almeno a quelli previsti da quello precedente e senza che il recesso da quest'ultimo comporti costi a carico del beneficiario. 6. Il contributo non puo' essere concesso per l'attribuzione del solo tablet o personal computer, in assenza della sottoscrizione di contratti di cui al comma 2. 7. Al fine di garantire coerenza del Piano con eventuali previi interventi regionali, i contributi potranno essere erogati anche tenendo conto di situazioni specifiche di singole Regioni correlate a condizioni piu' svantaggiate di determinate aree territoriali, sulla base di apposite convenzioni da stipulare con le regioni. 8. I servizi di cui al comma 2, possono essere offerti da tutti gli operatori che forniscono, a qualsiasi titolo, servizi internet su reti a banda larga ad almeno 30 Mbit/s in download.
Art. 4 Durata 1. Il Piano voucher per famiglie meno abbienti avra' durata fino ad esaurimento delle risorse, comunque non oltre un anno dall'avvio dell'intervento.
Art. 5 Modalita' di attuazione 1. Il Ministero dello sviluppo economico affida ad Infratel Italia S.p.a., soggetto attuatore della Strategia nazionale per la banda ultra larga, tramite convenzione, lo svolgimento delle attivita' relative, tra l'altro, alla realizzazione e tenuta del portale telematico di cui all'art. 6, comma 1, alle verifiche di cui all'art. 6, comma 4, alle procedure relative ai rimborsi da riconoscere agli operatori di cui all'art. 7, comma 4. 2. Per la realizzazione del Piano, la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali stipula con il soggetto attuatore Infratel Italia S.p.a. un'apposita convenzione corredata da un disciplinare di rendicontazione e da un disciplinare tecnico contenente il manuale operativo, che costituiranno parte integrante della convenzione, approvata con decreto del direttore generale della predetta Direzione.
Art. 6 Registrazione degli operatori e delle relative offerte commerciali 1. Gli operatori di cui all'art. 3, comma 8 che intendano offrire i servizi di connettivita' nell'ambito del Piano voucher per famiglie meno abbienti, devono iscriversi in un apposito Elenco, a partire da trenta giorni dalla data di operativita' di un portale telematico messo a disposizione da Infratel Italia S.p.a. 2. Ai fini dell'iscrizione all'Elenco di cui al comma precedente, gli operatori siglano un'apposita Convenzione con Infratel Italia S.p.a. e dichiarano, sotto la propria responsabilita', di essere in possesso dei titoli necessari per l'erogazione dei servizi di comunicazione e che le offerte commerciali da essi proposte ai beneficiari del contributo sono conformi ai livelli di servizio individuati all'art. 3, commi 1 e 2. Essi sono tenuti altresi' a dichiarare, sotto la propria responsabilita', che tali offerte commerciali sono, per l'aspetto relativo ai servizi di connessione, le medesime o migliorative, sotto il profilo della durata, dei servizi e dei prezzi offerti, rispetto a quelle rivolte per gli stessi livelli di servizio alla generalita' degli utenti, nonche' che i dispositivi abbinati all'offerta, tablet o personal computer, soddisfino i requisiti minimi previsti dal Manuale operativo di cui all'art. 5, comma 2. Per le medesime finalita', gli operatori devono anche garantire che i contratti stipulati avvalendosi del contributo si intendono risolti allo scadere del periodo di durata dell'offerta, fatta salva la possibilita' dei beneficiari di aderire ad offerte di rinnovo, che gli operatori sono tenuti a proporre nei quarantacinque giorni precedenti la data di scadenza del contratto e che dovranno, perlomeno per i dodici mesi successivi, avere ad oggetto condizioni uguali o migliorative rispetto a quelle previste dal contratto in scadenza. 3. Le offerte commerciali di cui al comma 2 devono essere trasmesse ad Infratel Italia S.p.a. tramite il portale telematico, nell'ambito del quale e' attribuito, a ciascuna offerta, un codice identificativo. Gli operatori si impegnano a garantire l'aggiornamento sistematico nel portale telematico delle eventuali successive modifiche apportate a dette offerte. 4. La registrazione nell'Elenco previsto dal comma 1 e' subordinata al buon esito delle verifiche effettuate da Infratel Italia S.p.a. rispetto a quanto dichiarato dagli operatori interessati e alla documentazione dagli stessi fornita.
Art. 7 Procedura per il riconoscimento del contributo 1. Ai fini della fruizione del contributo, il beneficiario presenta presso qualsivoglia canale di vendita reso disponibile dagli operatori registrati nell'elenco di cui all'art. 6, apposita richiesta corredata dalla copia del proprio documento di identita' in corso di validita' e da una dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante che il valore dell'ISEE relativo al nucleo familiare di cui fa parte non supera i 20.000 euro e che i componenti dello stesso nucleo, per la medesima unita' abitativa, non hanno gia' fruito del contributo. 2. L'operatore, per ogni richiesta di contributo ricevuta, inserisce sul portale telematico messo a disposizione da Infratel Italia S.p.a.: a. il codice fiscale e gli estremi del documento d'identita' del beneficiario; b. la dichiarazione relativa al valore dell'ISEE del proprio nucleo di appartenenza; c. il codice identificativo dell'offerta cui il beneficiario intende aderire; d. le caratteristiche tecniche del tablet o del personal computer incluso nell'offerta; e. copia del contratto stipulato con il beneficiario. 3. L'operatore, una volta attivato il servizio di connessione ad internet presso l'unita' abitativa del beneficiario, trasmette, tramite il portale di cui all'art. 6, il verbale di consegna firmato dal beneficiario, da cui emerga l'avvenuta attivazione del servizio e l'avvenuta consegna del tablet o del personal computer, nonche' il documento di attestazione del livello di servizio misurato. 4. Entro sessanta giorni dal ricevimento della documentazione di cui al comma 3, Infratel Italia S.p.a. provvede a versare sul conto dedicato dell'operatore l'ammontare totale del contributo per ciascun beneficiario, al netto della trattenuta del 5%, a garanzia del corretto svolgimento delle attivita' di erogazione del servizio. La somma trattenuta a titolo di garanzia sara' restituita, previo espletamento delle opportune verifiche da parte di Infratel Italia S.p.a. e, in ogni caso, entro il termine del periodo di vigenza del Piano disciplinato dal presente decreto. 5. La disponibilita' a livello regionale delle risorse finanziarie di cui all'art. 2 e' aggiornata con cadenza giornaliera nell'ambito del portale telematico.
Art. 8 Istruzioni operative 1. Le istruzioni operative per la fruizione dei contributi da parte dei beneficiari e il manuale operativo di cui all'art. 5, comma 2 relativo agli adempimenti richiesti agli operatori sono pubblicate sui siti internet istituzionali del Ministero dello sviluppo economico e di Infratel Italia S.p.a. entro trenta giorni dalla data di emanazione del presente decreto.
Art. 9 Controlli e cause di revoca 1. Il Ministero dello sviluppo economico, avvalendosi a tal fine di Infratel Italia S.p.a., procede alla verifica a campione della sussistenza dei requisiti necessari per beneficiare del contributo, nonche' della veridicita' e correttezza delle offerte commerciali dei fornitori di servizi di connessione ad internet a banda ultra larga, anche al fine di notificare gli esiti di tali verifiche alle autorita' competenti. 2. I soggetti ammessi al contributo nei confronti dei quali venga accertata l'insussistenza dei requisiti di cui all'art. 3 decadono dal beneficio loro riconosciuto. 3. Il mancato rispetto delle previsioni del presente decreto, nonche' di quelle contenute nel Manuale operativo di cui all'art. 6, comma 2, da parte degli operatori che offrono servizi di connessione ad internet a banda ultra larga ne determina l'esclusione dal Piano voucher per famiglie meno abbienti.
Art. 10 Disposizioni finali 1. La Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del Ministero e' incaricata di dare esecuzione al presente provvedimento e di vigilare sulla realizzazione delle relative attivita'. Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 7 agosto 2020 Il Ministro: Patuanelli Registrato alla Corte dei conti il 14 settembre 2020 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero delle politiche agricole, n. 833