Bonus 2021 senza Isee: 1500 euro per tutti, ecco come!
I bonus senza Isee sono una costante degli ultimi anni, una certezza ormai. Bonus preziosi, che permettono di effettuare interventi anche importanti alla propria abitazione con un “aiuto” da parte dello stato, per diversi motivi. Alla base c’è sempre il fondamento ecologico e sostenibile degli interventi, ma dall’altro vengono anche considerati altri elementi come la modernità e la sicurezza degli italiani.
Questi due bonus sono molto interessanti ed hanno a che fare con l’acqua, potremmo dire. Si tratta infatti del bonus idrico e del bonus acqua potabile, due novità (ma non troppo, come vedremo) che potrebbero fare molto comodo ad alcune famiglie italiane, più o meno in difficoltà.
I bonus senza Isee sono ormai numerosi e, come anticipato, sono anche i più “famosi”. Richiesti da tanti e spesso anche “chiacchierati”, permettono di accedere a misure che prescindono dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Ciò significa che sono potenzialmente utilizzabili da tutti e non c’è modo di vederseli negati, come invece accade per altri bonus di cui si fa richiesta e si attende l’esito.
Tra i bonus per cui non è richiesto l’Isee spiccano i bonus edilizi, in cui il più noto e generoso è sicuramente il superbonus 110%, ma anche gli altri permettono di recuperare cifre molto importanti. In questo caso però le complicazioni burocratiche sono decisamente un elemento da tenere in considerazione, anche perché se si opta per la detrazione d’imposta la cifra da anticipare è considerevole ed è meglio non avere spiacevoli sorprese.
Ciò permette di capire quanto il bonus idrico ed il bonus acqua potabile siano fruibili ed interessanti per tutti i cittadini, al netto di tali considerazioni. Nei paragrafi seguenti ne vedremo i dettagli, le modalità e le cifre, in modo da avere un’idea completa per chi volesse scegliere di beneficiarne. https://94b0445e0b8f9f03fd48883f55544207.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html
Se fossi interessato alle tematiche di bonus, lavoro e sussidi ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che offre contenuti quotidiani ed aggiornamenti proprio su questi argomenti. In particolare, in questo video si approfondiscono gli aspetti riguardanti i pagamenti attesi nelle prossime due settimane, tra Reddito di emergenza, Reddito di Cittadinanza, i vari bonus e la Naspi:https://www.youtube.com/embed/NBcrzzo83cY
Bonus 2021 senza Isee: il bonus acqua potabile
Come funziona il bonus acqua potabile? Qual è la ratio di tale bonus?https://94b0445e0b8f9f03fd48883f55544207.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html
Innanzitutto, va fatta una specifica sull’aspetto dell’impatto ambientale e della sostenibilità. Praticamente tutti i bonus che non richiedono l’Isee hanno tra i requisiti degli aspetti che riguardino l’impatto ambientale, il consumo dei risorse preziose (come l’acqua) e l’emissione di andidride carbonica o altro. Insomma, la vocazione dei bonus che non richiedono l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è questa. La parola d’ordine “sostenibilità” diventa ogni giorno più importante per imprese e cittadini, anche grazie a questi “assist”, se così vogliamo definirli, offerti dal Governo.
Questi bonus non solo spingono ad essere più sostenibili in maniera più conveniente, ma abituano anche i cittadini a pensare sostenibile, cioè a considerare la sostenibilità come uno dei metri di decisione di qualsiasi scelta, dalla più importante alla più (apparentemente) insignificante.
Tornando al cuore del bonus acqua potabile, di cui la ratio si intuisce comunque facilmente, l’obiettivo è incentivare interventi di acquisto ed installazione di sistemi che permettano il filtraggio delle acque, la mineralizzazione ed eventualmente anche l’aggiunta di anidride carbonica alimentare. In questo modo si avrebbe acqua perfettamente potabile in casa, cosa che già vale in realtà con l’acqua del rubinetto in molte zone, ma con un più alto standard ed anche con la possibilità di renderla frizzante.
La questione ambientale non riguarda quindi tanto l’acqua in sé, il cui consumo rimane piuttosto invariato al variare della modalità di acquisto o utilizzo, ma il risparmio in termini di consumo di plastiche. Sappiamo quanto la plastica sia un problema, dunque in molti si stanno attrezzando per avere questi sistemi di filtraggio proprio per evitare di consumare bottiglie su bottiglie.
Bonus 2021 senza Isee: quanto spetta con il bonus acqua potabile?
Il bonus acqua potabile, come tanti altri di cui ormai siamo a conoscenza, non prevede l’erogazione di denaro nei confronti del beneficiario, ma si calcola come credito d’imposta. Questo significa che in sostanza l’importo dovuto del bonus si sottrae dall’imposta dovuta, come fosse uno “sconto”. https://94b0445e0b8f9f03fd48883f55544207.safeframe.googlesyndication.com/safeframe/1-0-38/html/container.html
L’importo massimo su cui si può calcolare la detrazione è pari al 50% delle spese sostenute fino ad un massimo di 1.000 euro di imponibile. Se quindi si spende la cifra massima, si ottiene un credito d’imposta pari a 500 euro, cioè il 50% di 1.000 euro.
Se invece si spende una cifra superiore, il bonus si ferma a quella cifra massima e se si spende una cifra inferiore il calcolo del 50% è invariato.
Questi impianti, sul mercato, costano da alcune centinaia di euro a 2.000/3.000 euro per quelli più nuovi e sofisticati. Dunque, il bonus permette di recuperare il 50% su una cifra interessante e sufficiente per acquistare un impianto di buona qualità.
Bonus 2021 senza Isee: per chi è il bonus acqua potabile?
Il bonus acqua potabile, come già detto, è molto accessibile. Scendendo però nello specifico, è disponibile per le persone fisiche nella misura di 1.000 euro come massimo di spesa su cui calcolare la detrazione del 50%, ma anche per attività commerciali o istituzionali, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
In questo modo si allarga dunque la platea di potenziali beneficiari, considerando che chi fa parte di questa seconda categoria ha un tetto di spesa differente: ben 5.000 euro è infatti il massimo importo su cui calcolare la detrazione.
Ad essere più da considerare, rispetto ai criteri soggettivi che in realtà sono praticamente nulli, è anche il periodo in cui la spesa viene sostenuta. Il bonus tiene come riferimento l’intero 2021, dunque dal 1° gennaio al 31 dicembre. Il periodo in cui presentare la domanda, è sempre il mese di febbraio dell’anno solare successivo all’intervento.
Quindi, se Mario Rossi effettua un intervento per dotarsi di un impianto di quelli riconosciuti per una spesa totale di 1.000 euro nel novembre 2021, dovrà fare domanda tra il 1° ed il 28 febbraio del 2022.
Altrettanto accade per l’anno successivo, per cui la domanda di rimborso dovrà quindi essere effettuata nel mese di febbraio 2023. La domanda andrà inserita solamente in via telematica sul portale dell’Agenzia delle Entrate, secondo le modalità previste dall’Agenzia delle Entrate stessa.
Bonus idrico 2021: come funziona?
Il bonus idrico ha un concetto differente ed infatti ne approfittiamo anche per sottolineare le differenze tra questi due bonus che, erroneamente, vengono a volte sovrapposti o confusi. La ratio del bonus è legata al consumo ed allo spreco di acqua, quindi il bonus è pensato per incentivare i cittadini a sostituire sanitari, rubinetteria e soffioni della doccia, mettendone di più moderni che consumano meno acqua.
Per poter usufruire del bonus questi nuovi elementi non devono avere un consumo superiore ai 6 o 9 litri (in base al tipo di dispositivo) al minuto. Questi elementi più moderni sfruttano infatti una differente potenza del getto, che permette di avere un risultato efficace pur utilizzando un minor numero di litri d’acqua.
L’intervento deve essere effettuato su edifici già esistenti, non è dunque possibile usufruire del bonus se si tratta di nuove costruzioni e deve rispettare anche la scadenza del 31 dicembre 2021. Il bonus è infatti stato inserito nella Legge di Bilancio 2021 ed ancora si attendono novità sulla possibilità di prorogarlo anche per tutto il 2022, probabilmente anche in relazione a quello che sarà il “successo” di questa misura lungo tutto il 2021.
Anche per questo bonus è necessario che gli interventi siano pagati attraverso un sistema di pagamento tracciabile, come per esempio i bonifici bancari o postali. Ciò permette di verificare che gli interventi siano conformi a quanto dichiarato ed in più si possono riscontrare anche altri dati come la data di pagamento, i soggetti coinvolti e l’importo totale.
Questo aspetto vale per praticamente tutti i bonus di questa natura, in quanto sarebbe impossibile altrimenti verificare la correttezza del bonus richiesto. Dunque, anche per il bonus acqua potabile è necessario ricorrere a metodi di pagamento tracciabili, così come per i vari bonus edilizi già citati ad inizio articolo.
Bonus idrico 2021: importo e requisiti
Scendendo ulteriormente nei dettagli, ricordiamo che questo bonus non richiede un certo importo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, oltre a non richiedere alcun requisito soggettivo in particolare. Citando direttamente il portale dell’Agenzia delle Entrate, questi risultano essere gli interventi ammessi:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
- la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Per quanto riguarda il bonus idrico l’importo è di ben 1.000 euro, una cifra considerevole se la si considera rispetto alla natura di questi interventi. Infine, esso comprende anche tutte le spese sostenute per dismettere e smaltire i vecchi dispositivi presenti nell’abitazione, dunque un vero e proprio bonus “tutto compreso”.
Bonus interessanti per molti soggetti a livello nazionale, in attesa di capire quali siano le intenzioni del Governo guidato dall’ex Governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, che si è fin da subito mostrato vicino a tutte le tematiche legate all’ambiente ed alla sostenibilità.