Infortunio sul lavoro: cosa fare?
In occasione del verificarsi di un infortunio sul lavoro, sia il lavoratore che il datore di lavoro hanno obblighi normativi ben precisi da rispettare. Il mancato rispetto della normativa, in automatico, fa infatti scattare delle sanzioni.
Obblighi del lavoratore in caso di infortunio sul lavoro
In caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore ha l’obbligo:
- di informare immediatamente il proprio datore di lavoro di qualsiasi infortunio gli sia capitato, anche se di lieve entità, altrimenti va a perdere il diritto all’indennità per i giorni precedenti a quello in cui il datore di lavoro ha avuto notizia dell’infortunio;
- di comunicare subito al datore di lavoro i riferimenti del primo certificato (numero identificativo del certificato, data di rilascio e periodo di prognosi) e degli eventuali certificati successivi (che pervengono telematicamente all’Inail). Nel caso in cui il lavoratore non disponga del numero identificativo del certificato, deve fornire al datore di lavoro copia cartacea del certificato medico.
Nel caso in cui il titolare artigiano non abbia la possibilità di provvedere alla denuncia, è fatto obbligo al sanitario che ha prestato le prime cure di informare l’Inail.
Obblighi del datore di lavoro in caso di infortunio sul lavoro
In caso di infortunio sul lavoro, il datore di lavoro ha l’obbligo:
- se la certificazione medica riporta una prognosi di almeno un giorno, di inviare telematicamente all’Inail, ai soli fini statistici, entro 48 ore, la comunicazione dei dati dell’infortunio, corredata dei riferimenti del certificato (numero identificativo, data di rilascio ed eventuale periodo di prognosi );
- se le conseguenze dell’infortunio non sono guaribili entro tre giorni, di inviare telematicamente la denuncia all’Inail, ai fini assicurativi, corredata dei suddetti riferimenti del certificato;
- di pagare per intero la giornata in cui è avvenuto l’infortunio nonché il 60% della retribuzione, salvo migliore trattamento previsto dal contratto di lavoro, per i successivi tre giorni di astensione.
I dati delle certificazioni mediche sono reperibili per il datore di lavoro nell’applicativo dedicato all’interno dei servizi telematici del sito www.inail.it.
Invio telematico dell’infortunio da parte del datore di lavoro
Con l’invio telematico della denuncia di infortunio si intende assolto l’obbligo, per il datore di lavoro, di denunciare all’autorità di Pubblica Sicurezza gli infortuni mortali o con prognosi superiore a trenta giorni.
In caso di inerzia del datore di lavoro, il lavoratore può denunciare egli stesso l’infortunio.
In caso di infortunio mortale, o per il quale si prevede la morte, la denuncia deve essere fatta entro le ventiquattro ore dall’evento con qualunque mezzo che consenta di comprovarne l’invio.
Apertura dell’infortunio da parte dell’INAIL
L’Inail, ricevuta la denuncia di infortunio, verifica la presenza dei requisiti previsti dall’assicurazione (causa violenta, occasione di lavoro, inabilità temporanea assoluta per un periodo superiore a tre giorni ovvero la morte) e procede agli accertamenti ritenuti necessari attraverso la richiesta di ulteriori notizie al datore di lavoro, al lavoratore, ad altri dipendenti.
Altresì dispone accertamenti ispettivi o richiede l’inchiesta amministrativa all’Ispettorato territoriale del lavoro.
Nei casi mortali può richiedere l’autopsia e/o prendere in esame il certificato necroscopico.
Nei casi di dubbio sulla natura dell’infermità denunciata come infortunio sul lavoro o malattia professionale, le prestazioni vengono erogate, per effetto della Convenzione stipulata tra Inail e Inps, dal primo ente che riceve il relativo certificato medico.
Assistenza da parte dei patronati nelle pratiche di infortunio sul lavoro
Nel caso in cui i lavoratori ne abbiano necessità, possono richiedere, per lo svolgimento delle pratiche, l’assistenza dei Patronati che, per legge, tutelano i diritti dei lavoratori infortunati in forma del tutto gratuita.